lunedì 4 luglio 2011

"Chissà se per assurdo tutto può ancora cominciare dal giardino... E' bello pensarlo!" In un mondo multiforme, caotico e in continuo movimento frenetico il giardino, la natura, lo spazio da vivere, possono davvero divenire l'immaginario per ristabilire un nuovo accordo tra uomo e natura, e assumere anche oggi il valore di un recupero di rapporti fondativi con l'ambiente in cui viviamo.
In un mondo globalizzato, in cui tutto si frammenta e si mescola, gli stili e i mondi, in rarefatte e incantate messe in scena che la tecnologia offre, si sente il bisogno, fisico e psicologico, di trovare un angolo di riposo e pace, ma come anche di vita e comunicazione, che sia però luogo di vera vita, in cui la gente si può riconoscere come comunità attiva e partecipe. Secondo me è proprio questo il ruolo dello spazio pubblico. Un progetto che mire a questo obiettivo non può che essere un buon progetto. Un progetto che ha solo finalità estetiche sarà molto più superficiale e povero.
Alla fine lo spazio aperto, e dato dalla natura, è alla base e all'origine di tutto il mondo architettonico.... Come non può essere pensato davvero con un intento serio e profondo riguardo al ruolo sociale che è di per sè profondamente legato alla questione degli spazi pubblici aperti???
Sarebbe bello... ma la realtà ci insegna che purtroppo non sempre accade ciò. Purtroppo.

Nessun commento:

Posta un commento