giovedì 5 maggio 2011

mi dica:un buon progetto?












































Trovo che quando un progetto concede ad un qualsiasi uomo di fermarsi, almeno per un istante, a pensare liberamente senza uno scopo, sia un ottimo progetto. troppo spesso capita di vivere una vita, fatta di giornate ovviamente piene e di tempo sfuggevole, senza che si conceda un attimo al libero arbitrio dei pensieri.
piove sul bagnato: Tadao Ando. in questo caso un progetto di casa finalizzato a respirare un attimo di pace; a mio avviso la consapevolezza è quella di aver raggiunto un assaggio di armonia.

In ultima analisi Osservazione, contemplazione, meditazione.

" Meditare significa contemplare. Contemplare vuol dire osservare senza scopo, senza un
fine estrinseco all’osservare stesso.
Qual è lo scopo intrinseco all’osservare? Quello di vedere le cose così come sono.
Di solito noi osserviamo la realtà con uno scopo in mente. L’alpinista guarda la montagna
per scoprire una via di salita. Il marinaio osserva il mare per decidere la rotta. Entrambi
selezionano solo una piccola porzione di ciò che esiste davanti ai loro occhi, quella
appunto che può fornire le indicazioni utili allo scopo di scalare la montagna o di navigare.
Il resto è fuori del loro interesse.
La mente non osserva mai senza scopo. Per questo la
mente si fa sempre una rappresentazione molto frammentaria e distorta della realtà.
Quando siamo guidati da uno scopo, non possiamo contemplare. Per definizione
analizziamo, valutiamo e giudichiamo.
La percezione guidata da uno scopo è tremendamente impoverita. Essa mantiene netta la
distinzione tra osservatore e realtà osservata. In tal modo ci tiene lontani dalla realtà
stessa, dalla sua infinita complessità e bellezza. Non entriamo in risonanza con la totalità,
non ci facciamo toccare da essa o ci facciamo toccare in modo superficiale .

Contemplare significa osservare senza essere guidati dalla mente, dai suoi fini, dalle sue
mete, dai suoi bisogni. Contemplare ci mette in contatto diretto con la realtà. Ne veniamo
presi e toccati. Siamo toccati e commossi dalla sua infinita complessità e bellezza.
Diventiamo parte della realtà, pienamente connessi. Contemplare apre il centro del cuore,
apre naturalmente all’empatia, alla gratitudine e alla compassione.
Contemplare è l’attitudine necessaria a sviluppare consapevolezza. La consapevolezza è
conoscenza senza scopo, ovvero conoscenza profonda, della realtà così come è, non
guidata da attaccamenti ed avversioni.
La consapevolezza presuppone umiltà. Ove c’è orgoglio, c’è pretesa. Dove c’è pretesa,
c’è distacco, impoverimento, distorsione percettiva. L’EGO vive in un mondo frammentato,
privo di senso, pericoloso."

Associazione Aleph PNL Umanistica Integrata

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